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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

La gabbia

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  Se sei un oggetto non è che hai tante possibilità di movimento, generalmente vieni costruito e dove ti mettono stai, talvolta per tutta la vita. Magari nasci come manufatto utile e vieni declassato a souvenir, ovvero ad aggeggio senza nessuna utilità che dovrebbe almeno fare bella mostra di sé. In questo caso il tuo primo destino è stato quello di finire sulla bancarella di un bazar tunisino. Qui ti rendi conto subito dei tuoi limiti, perché sei ingombrante e nessun turista ti vuole comprare. Invece no, esistono anche certe signore compratrici seriali, disposte ad affrontare qualche disagio soprattutto doganale, perché non sei occultabile nel fondo di una valigia. E via, voli oltre il mare per altra destinazione e nuova nazionalità. Ma il tempo passa, dopo la prima entusiastica esposizione vieni spostato, solo un po’ più in là, poi in un altra stanza e alla fine finisci su un balcone. Esposto al freddo, all’umido e se sei di ferro non va bene, la ruggine ti guarda già avidamente.

La fine di ogni cosa

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  Lago di Garda 1987 Ogni cosa che compriamo immediatamente dopo averlo fatto non sarà più nuova. Un’auto per quanto costosa al passare di dieci anni sarà quasi un rottame. Quell’odore caratteristico che ci esalta all’uscita del concessionario sarà la prima cosa a sparire uno o due giorni dopo. Una casa nuova perderà l’aroma di tinta che impregna ancora l’aria. Quelle sbavature di pittura, in realtà difetti lasciati da un’impresa distratta ma che danno un senso di appena ultimato, verranno rimosse e già cambierà aspetto. Dopo vent’anni non avrai ancora finito di pagarla che avrà bisogno di restauri importanti. La lana di un maglione farà i “pipiolini”, una giacca mostrerà segni d’usura sui gomiti e nel colletto. Più probabilmente queste cose passeranno velocemente di moda o semplicemente non ci piaceranno più e verranno buttate via, o regalate prima che diventino inutilizzabili. Tutto nasce e tutto muore, soprattutto gli esseri viventi. Gli animali che ci fanno compagnia, gli amic

Effetti speciali

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  Altro che Photoshop, una volta gli effetti speciali te li dovevi pensare prima. E nemmeno nessun taglio diverso all'inquadratura, perché si potevano fare solo in fase di sviluppo e l'attrezzatura per far da soli era costosa oltre che difficile da usare. Per qualche stranezza come le stelline che esaltano i riflessi sull'acqua, c'erano i filtri da montare sull'obiettivo. Da usare con parsimonia per non cadere nel cattivo gusto. Per i colori sbiaditi e una certa sfocatura dovevi aspettare gli effetti del tempo sulle vecchie stampe o diapositive. Lago di Garda 1987

Sorella acqua

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  "Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura." (San Francesco d’Assisi) L'acqua è indubbiamente uno degli elementi più indispensabili alla vita dell'uomo. Come l'aria che respira, il cibo che mangia e che gli viene dalla terra, il fuoco che dà l'energia necessaria affinché le prime tre cose interagiscono tra loro. Già i filosofi antichi lo avevano capito e studiato, teorizzato i legami che li uniscono elaborando la teoria dei quattro elementi naturali. Ma raramente ci viene da pensare ad aria, terra e fuoco come elementi indispensabili. Forse perché li diamo per scontati e sono talmente onnipresenti che non ce ne accorgiamo nemmeno. Per l'acqua è diverso, se pensiamo ad un ambiente inospitale ci viene in mente il deserto dove l'acqua manca, i poli terrestri dove è inutilizzabile, o le giungle impenetrabili dove è troppa ed ingestibile. Il mare lo vediamo come inospitale, specie quando si infuria con le

I banchi del COVID

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  Io non credo di essere già vecchissimo, però se penso alle situazioni che ho vissuto a volte mi chiedo se erano vere o se le ho sognate. La quarta e la quinta elementare le ho fatte su banchi così. Avevano qualche chiodo in vista e tante schegge, che cercavano di scappare da legni che non ne potevano più. Magari piantandosi nelle cosce di qualche alunno. Già perché a scuola si andava coi pantaloni corti anche in pieno inverno. Le aule erano sempre insufficienti in tempi in cui le famiglie di quattro o cinque figli erano la normalità. Quindi si facevano i doppi turni. I bambini a cui toccava quello pomeridiano, tornavano a casa che era già buio, spesso da soli. Bei tempi ma sono felice che siano passati, però mi chiedo: È PRIORIO IL CASO DI FARE TANTE STORIE PER QUALCHÈ DIFFICOLTÀ IN UN MOMENTO OGGETTIVAMENTE NON FACILE? Vi ricordo che sui social ciò che è scritto maiuscolo va letto urlando.

Gli amanti

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  La Germania è un'enorme nazione ricca di bellezze naturali, come le sue sorelle del resto d'Europa. Ma chi vuole andare a cercarvi antiche case e centri storici trova poco, perché la maggior parte sono stati cancellati dall'ultima guerra. Soprattutto quelli che per loro sfortuna si trovavano vicini agli insediamenti industriali. Intere città sono state completamente ricostruite, ad esempio Dresda e la stessa Berlino. Ma un turista non deve farsi troppe domande, è stato quel che è stato e deve accontentarsi del presente, la storia è un'altra cosa. Avevo in testa questi pensieri quando ho visitato Goslar, che si trova in Sassonia al centro del Paese ed è famosa per aver dato i natali all'imperatore Enrico IV. Lei invece si è salvata, ha un centro storico di pregio e un bel castello. Raggiunta Marktplatz la piazza principale, ed un tavolino ombreggiato, ho assistito alla scena che vedete. Non ho resistito a riprenderla, senza tema di essere considerato un guardone, p

Willy Monteiro Duarte

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Cosa è stato? Perché? Cosa vi è passato per la testa? Che cosa ci avete guadagnato? Nella migliore delle ipotesi avrete un futuro di buio e dolori, un calvario che durerà a lungo. Molto, molto peggio di quanto già non si possa aspettare qualunque giovane di oggi in tempi così difficili. Lui no, lui non lo avrà né bello né brutto perché glielo avete cancellato. E ora chi sta meglio, voi o lui? Voi avete ancora una vita ma l'avete rovinata per sempre, perché anche quando avrete passato tutti i guai che certamente verranno, vi rimarrà il rimorso se siete uomini e la gente vi guarderà con disprezzo e sospetto all'infinito. Ma non avete rovinato solo la vostra. Avete rovinato anche quella dei vostri genitori che dovranno vendersi l'anima per pagarvi gli avvocati. Avete rovinato quella di chi vi vuol bene, ammesso che esista qualcuno così, perché dovrà rinunciare a voi e piangervi come se foste morti. Avete rovinato quella dei genitori e degli amici di lui, che dovranno sopportar