La gabbia
Se sei un oggetto non è che hai tante possibilità di movimento, generalmente vieni costruito e dove ti mettono stai, talvolta per tutta la vita. Magari nasci come manufatto utile e vieni declassato a souvenir, ovvero ad aggeggio senza nessuna utilità che dovrebbe almeno fare bella mostra di sé. In questo caso il tuo primo destino è stato quello di finire sulla bancarella di un bazar tunisino. Qui ti rendi conto subito dei tuoi limiti, perché sei ingombrante e nessun turista ti vuole comprare. Invece no, esistono anche certe signore compratrici seriali, disposte ad affrontare qualche disagio soprattutto doganale, perché non sei occultabile nel fondo di una valigia. E via, voli oltre il mare per altra destinazione e nuova nazionalità. Ma il tempo passa, dopo la prima entusiastica esposizione vieni spostato, solo un po’ più in là, poi in un altra stanza e alla fine finisci su un balcone. Esposto al freddo, all’umido e se sei di ferro non va bene, la ruggine ti guarda già avidamente.