Vorei andare a cena con Margherita Hack
Chi non ha mai sognato di andare a cena con la più bella della scuola o dell’ufficio o quello che vi pare. In un locale di classe, con servizio di livello e vino costoso. Ma dell’ambientazione e del servizio ammettiamolo, non ce ne fregava niente. Nemmeno del menù, del conto, o men che meno degli argomenti di conversazione. Perché ad una certa età e fino ad una certa età, l’interesse scivola immancabilmente sulla speranza di un dopo cena. Si può avere il massimo autocontrollo ma la natura è natura e se si è un po’ onesti l’obiettivo è quello, specie dei maschi dei quali si dice più o meno giustamente che pensino solo a quello. Mi sono sempre chiesto se è così anche per le donne, magari con i dovuti distinguo. Un po’ più di riguardo per l’ambientazione, per la musica di sottofondo, per il trucco e il vestito delle grandi occasioni. Azzarderei un “ma sì, certo che sì” solo che sono molto meno disposte ad ammetterlo. Altrimenti non sarebbero mai esistiti certi dopocena. Son solo fantasie