Quarantesimo
Cara Tittì Quando si decide di scrivere una cosa qualunque, che sia una lettera, una relazione, o un racconto, ci vuole un minimo di ispirazione, è vero per i grandi scrittori come per i cialtroni come me. L’ispirazione non è altro che un idea, all’inizio vaga che piano piano prende forma. Così quando ho pensato che quest’anno sarebbe stato carino buttare giù un pensiero per il nostro anniversario di matrimonio ho temporeggiato un bel po’ dicendomi “tanto c’è tempo”. Ma poi stava per finire anche quello, quindi sono passato al piano B, mi sono seduto e ho cominciato a scrivere, chissà forse mi sarebbe venuta qualche idea strada facendo. Non è passato molto prima che mi venisse il panico. Ma come ultimamente m’è venuta la mania di scrivere un po’ di tutto e ora proprio su questo non mi viene nulla? Sarebbe stato troppo imbarazzante ammetterlo anche solo con me stesso. E se fosse proprio questo il senso di tanti anni passati insieme? Forse è diventato talmente normale che non si ha nulla