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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Jamboree

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Questo fine settimana ho aiutato mia figlia a far il trasloco. Che delusione quando ho scoperto, caricando un armadio sulla macchina, che nonostante il suo eccellente stato di servizio scout, capo sestiglia, capo squadriglia, e una partecipazione ad un jamboree, non ha saputo fare un banale nodo parlato. In compenso sa tinteggiare, stuccare, appendere le mensole, usare trapano e pialla elettrica. E dire tante parolacce, come un vero muratore. Alice è a prua sulla dritta dell'albero

Trasite

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  Ogni forma d’arte si sa è un mezzo d’espressione. Mai si può pensare che un artista abbia dipinto un quadro o scolpito un blocco di marmo, semplicemente perché gli piaceva quel paesaggio o quella figura. Magari è proprio così, ma poi ci sono i critici che stabiliscono quello che l’autore ha voluto veramente dire. Chissà se Michelangelo o Giotto potessero parlare quanti ne sbugiarderebbero. Quindi capire l’arte è una cosa difficile, ben lontana da percorsi logici e razionali. Figurarsi poi se si vuole capire la recensione di un critico su un opera fatta utilizzando un'altra opera, scritta in una lingua, tradotta in un'altra e letta in una terza. Soprattutto se il lettore, come me, ne mastica poco sia d’arte che di lingue straniere, inevitabilmente il dubbio sul vero significato rimane, ed è enorme. Così durante le ferie mi sono trovato a passeggiare da solo come un cane, ma con il cane, in un bellissimo parco di Weimar. Weimar è al centro della Germania e dell’Europa, è una ci