La maestra di Torino
Talvolta mi interrogo sul vero significato delle parole, vuoi perché proprio non lo conosco o vuoi perché é equivoco. Una di queste è signore, nata probabilmente come titolo nobiliare ma poi abusata e utilizzata a cuor leggero. L'accezione nobile in senso stretto l'ha persa già da po' con la caduta dell'aristocrazia e quindi oggi ha forse a che fare con la borghesia, con i soldi? Nemmeno, estremizzando capita talvolta di vedere le dimore di certi boss mafiosi, che possono essere definite forse sfarzose ma non certo signorili. Io credo invece che la parola signore abbia più a che fare con la nobiltà d'animo. Il signore é generoso, da una mano quando può e non si tira indietro quando deve. Il signore cede il passo al più anziano, al più debole, all'incerto nell'incedere o anche semplicemente malfermo sulle proprie gambe. Il signore non rifiuta un saluto, nemmeno al suo nemico, ed anzi si sforza di porgerlo per primo. Il signore quando viene messo al corrente d