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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Ho un appuntamento con una signora

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  Cosa fa nella vita lo sai perché la segui da anni, ovviamente oltre alla sua arte: una presa di posizione politica moderata e senza esagerazioni, sostenitrice di associazioni umanitarie, sempre in prima fila quando c'è da raccogliere fondi per qualche sciagura, disposta a dare una mano ai suoi giovani colleghi senza snobismo. Ma vederla dal vivo è tutta un’altra cosa. E stai li a bocca aperta a sentire una che ha la tua stessa età cantare come un angelo, ballare come una gazzella, dialogare col pubblico, fare autoironia, rendersi obbligatoriamente simpatica. Su un palco semplicissimo anche se accompagnata da bravissimi musicisti c'era solo lei. A raccontare quarant'anni di canzoni e tutto sommato di storia, con grazia e bravura a una grande platea, come fosse stata un salotto di amici.

Master & Commander

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  Tutte le storie finiscono prima o poi, quelle brutte con sollievo e quelle belle con un po’ di amarezza. Così oggi ho letto l’ultima pagina di un'avventura che mi ha accompagnato per tredici anni, il ciclo di romanzi di Patrick O’Brian ambientati nell’epoca napoleonica. Undici volumi scritti nell’arco di trent’anni, circa tremila pagine in tutto. In realtà ci vuole molto meno a leggerle per un vero appassionato, ma il bello è proprio questo, ogni volume è a se stante anche se legato da un filo conduttore con quelli che lo precedono. Io me la sono presa comoda, alternando i libri che compravo qua e là generalmente in occasione delle ferie, con altre letture. Due i protagonisti: Jack Aubrey un battagliero comandante della Royal Navy e Stephen Maturin il suo inseparabile amico e compagno di viaggi. Jack è uno che ha fatto la gavetta, fatta di vita dura, alti e bassi, colpi di fortuna e rovesci finanziari. Stephen è il personaggio più eclettico: figlio illegittimo di origine irlandes