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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Romanengo

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Una domenica di tanti anni fa andai a prendere mia madre all'ospedale San Martino di Genova. All'indomani avrebbe dovuto affrontare un'operazione delicata, ma quel giorno poteva ancora uscire. Andammo in riviera dalla sorella. Al ritorno prima di rientrare all'ospedale andammo a fare due passi nei caruggi, per comprare qualche ricordo da regalare alle amiche in Sardegna. Entrammo da Romanengo la storica confetteria, e volle regalarmi tre bottigliette di sciroppo per dolci da portare a mia moglie. Da quella operazione non si svegliò mai più e quelle bottiglie sono da allora esposte, intonse, nella vetrina delle stoviglie preziose nel nostro soggiorno.

Pestaggio a Milano

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  Mi infastidisce non poco il fatto che i giornalisti (tutti) si siano premurati di precisare che si trattava di una donna transgender, quasi a sottolineare l'imbarazzante dubbio sul sesso. Ma il punto non è quello, ciò che è grave, gravissimo, è che tre energumeni indegni di indossare una divisa, a ottant'anni dalla caduta del regime si siano sentiti autorizzati ad usare ceri metodi. Tra l'altro il fatto che fossero in rapporto tre a uno lo qualifica già come un atto vile, dunque ancora più grave per dei "tutori dell'ordine". Non ha importanza l'età, il sesso, la nazionalità, il colore o qualunque altra classificazione della vittima, sono dettagli di secondo piano. La persona è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e questo ci può stare, ma tornando allo zelo dei giornalisti in vena di classificazioni, avrebbero dovuto precisare meglio, che una donna transgender di 41 anni è stata bastonata da tre fascisti.

Siamo tutti sulla stessa barca

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  Oggi ho visto due immagini che mi hanno colpito su Facebook. Probabilmente concepite e pubblicate in contesti diversi, ma che invece mi sembrano strettamente collegate. Le ho rubate ma a fin di bene, in buona fede. La prima aveva una brevissima didascalia che diceva "I romagnoli sono bellissimi". Indubbiamente alludeva al disastro di questi giorni in Emilia-Romagna e all'aiuto che stanno dando i così detti extracomunitari. La seconda parla da sola ma va tradotta, ci provo: "Non siamo tutti sulla stessa barca. Siamo nella stessa tempesta. Alcuni hanno imbarcazioni di lusso, altri canoe e altri stanno annegando. Sii gentile e aiuta chi puoi." Non c'è dubbio che nessuno meglio dei primi, si intende di barche, tempeste e annegamenti e nessuno meglio di loro può capire la saggezza di quella semplice massima. Forse noi invece riusciamo a capirla solo ora, cerchiamo di non dimenticarla. https://www.facebook.com/photo/?fbid=802892348066445&set=a.2314832052073

Fabio Fazio

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Ho sempre avuto una tolleranza abbastanza limitata verso i personaggi TV. Se dovessi fare qualche nome storico mi vengono in mente Pippo Baudo e Raffaella Carrà, che già da tempo immemorabile mi avevano talmente stufato da arrivare quasi ad odiarli. Mi infastidiva vederli in ogni situazione anno dopo anno e mi chiedevo se non fosse giusto lasciare spazio ad altri conduttori, soprattutto considerando che loro avevano già guadagnato cifre da capogiro. Se penso invece a quelli attuali sono nella mia personale zona “Avete rotto i …” Carlo Conti, Amadeus e, udite udite, niente meno che Fiorello. Ma è un difetto tutto mio, sono sempre stato mutevole di gusti. D’altra parte agli stessi personaggi, nonostante la mia personale antipatia, ho sempre riconosciuto una grande professionalità al di fuori del comune, che fatti due conti (aritmetici, non Carlo) li rendeva e li rende difficilmente sostituibili. In altre parole ho sempre ammesso che se al grande pubblico piacciono è giusto che restino. M