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Visualizzazione dei post da 2012

Egregio Comandante

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  Egregio Comandante c.s.l.c. PIER NORBERTO BUATIER DE MONGEOT xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxx GENOVA Oggetto:  Memorie di un non più giovane allievo . Mai ho scritto quel “Egregio” che normalmente si usa per pura formula di cortesia, tenendo ben presente il suo vero significato, e oggi essendo trascorsi più di trentacinque anni dai tempi che vado a ricordarle, posso farlo sinceramente senza paura di essere accusato di piaggeria. Sono stato imbarcato da allievo di coperta negli anni 1975/76, prima sulla Carla “C” poi sull’Eugenio “C”, quasi sempre al Suo comando, per un periodo di circa diciotto mesi e per quanto breve possa essere stata quella esperienza di mare mi è rimasta nel cuore. Poi cambiai diploma e mestiere, ma da poco mi sono imbattuto casualmente mentre navigavo, questa volta solo virtualmente su internet, nel Suo bel libro “L’ultimo dei transatlantici”, non potevo non averlo, l’ho ordinato e letto quasi d’un fiato, ed è stato come rivivere tempi ormai lontani. Mi imbarcai in apr

Il tempo perduto

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Il tempo perduto può avere diversi significati, ad esempio un periodo della vita che si sarebbe potuto impiegare meglio facendo grandi cose o più semplicemente tempo recente che non avremmo perso se avessimo preso decisioni diverse. Ma questa è la banale storia di un orologio da pochi soldi. A gennaio abbiamo cambiato il camper, operazione che comporta oltre ad un salasso economico anche qualche disagio pratico. Per consegnare il vecchio veicolo occorre svuotarlo, ed è un occasione istruttiva per rendersi conto di quante baggianate inutili c’erano dentro. E’ un po’ come quando si cambia casa, ma per fortuna molto più in piccolo. Si da il caso che abbiamo una cantina, quindi il “trasloco” è avvenuto un po’ alla garibaldina buttando provvisoriamente le cose qua e la. Pian piano abbiamo allestito il nuovo, cercando di caricarci le cose man mano che ci servivano, in modo da eliminare definitivamente qualche accessorio inutile. Ma una cosa è mancata da subito, un orologio da parete che fa t

Lo specchio

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  Che fai Alice seduta in quell’angolo, con lo sguardo perso nello specchio? Pensi a lui? E come non poterci pensare, è così bello! Forse ti chiedi chi sia quella ragazza seduta di fronte a te che ti guarda impietosita. Tu non la conosci, lei invece si, ti conosce da quando sei entrata a vivere in questa casa. Ogni giorno ti ha visto passare di fronte a quello specchio, ti ha visto svegliarti, ti ha visto spogliarti, ti ha visto diventare bella. Ha conosciuto le tue lacrime e i tuoi sorrisi, le tue amiche, i tuoi amici. Ha visto anche lui? Guarda Alice, ora quella ragazza sta piangendo. Forse perché vorrebbe essere li affianco a te, per sostenerti. O forse vorrebbe prendere il tuo posto. Ma anche tu stai piangendo Alice, perché? Non sei sola Alice hai la tua immagine nello specchio che ti tiene compagnia. Alice de Ferrari 1998 circa.

Cambio della guardia

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  Prima o poi doveva arrivare anche il giorno dell'ultimo viaggio. Mettiamo in moto di buon ora, con un po’ di tristezza perché sappiamo che sarà l’ultima volta. Sei vuoto e leggero come non mai, non abbiamo caricato nemmeno l’acqua perché vogliamo che chi ti vedrà per decidere se comprarti o no, ti trovi in ordine e senza odori di ristagno, anche dopo qualche probabile mese di piazzale in concessionaria. D'altronde ti abbiamo sempre trattato bene e non era il caso di smettere proprio oggi. La mattinata è fredda ma di sicuro non ti spaventi, perché hai valicato sia alti passi gelati che torride valli estive. Ad agosto compirai dieci anni e probabilmente 90000 chilometri, ma te li porti bene. Il tuo motore non è mai stato gran che e forse è il tuo punto debole, oggi c’è vento forte contrario e lo si sente tutto. Ma nonostante questo ci hai scorrazzato per mezza Europa: Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia, Ungheria. Fino a