Il calcio
Non sono un grande sportivo, ma seguo i mondiali. Così facendo guardo le partite solo ogni quattro anni, e mi tocca pure sentire mia moglie che dice “Uffa, sempre calcio!”. Ovviamente non ne capisco un tubo, ma a guardare queste gare mi ci diverto un sacco. Fin dall'inizio quando improbabili patrioti con curiose acconciature da ultimo dei moicani o tatuaggi da marinaio-galeotto, fanno finta di sapere a memoria il loro inno nazionale. A parte il pietoso risultato (che poi bisognerebbe trovarcisi sul campo, prima di parlare) pare sia diventata ormai una consuetudine, che i calciatori italiani siano vittime di testate, morsi, e angherie degli arbitri sudamericani. Certe cose passano alla storia, per cui comincia a diventare seccante e un minimo di solidarietà ai propri rappresentanti, anche se per un altro verso li prenderesti a schiaffi, bisogna pure accordarla. Probabilmente per controbilanciare bisognerebbe arruolare qualche ultrà, che sappia bene menare le mani, ma senza esagera