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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Ti devo dire una cosa

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  Un giorno mia moglie mi ha convocato per un Gran Consiglio. E’ un’espressione esagerata se si riferisce alla famiglia, ma serve a rendere l’idea. Non ci si riunisce in grande pompa per le questioni di casa, ma aveva l’espressione solenne dei momenti cruciali, quelli che devi affrontare con serietà perché esulano dall’ordinaria amministrazione. “Luca mi ha detto una cosa” Drizzo le antenne, ma non più di tanto. Luca è il nostro figlio maggiore e all’epoca era già grande, laureato ed economicamente indipendente. Come dire perfettamente in grado di cavarsela da solo. Quindi certamente lei non mi stava riferendo qualche goliardata che avrebbe potuto metterlo nei guai e ho impostato il livello di guardia su qualcosa del tipo “Avrà fatto comunque qualche cazzata e vuole farmelo sapere tramite la madre” approccio cautelativo ormai collaudato da anni. Ma non poteva essere nemmeno quello, l’espressione di chi aveva l’onere di riferire i fatti era rilassata e non lasciava presagire nulla di d

Sulla scia degli Abbagnale

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  Una laurea, un master, tre lingue straniere oltre alla tua, vent’anni a gironzolare per il modo per provarle tutte, ma proprio tutte, entro un raggio di 16.000 km. Ma poi gli interessi personali, lo scoutismo, le amicizie sparse anche queste per il mondo, la chitarra e l’ukulele, il teatro, lo snowboard, lo skateboard, il kick boxing, la scherma. Ora questo. Il fiume è il Tamigi la barca è di quelle non facili. Abbiamo capito Alice, ti annoi facilmente ed hai un continuo bisogno di cambiare. Crederci sempre, mollare mai. Sta solo attenta a non farti male, mi raccomando.

ALn 772

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  Come tutti i treni aveva un nome freddo e tecnico: ALn 772. Era una così detta automotrice, ovvero dotata di motore proprio e dunque in pratica un vagone che non aveva bisogno di locomotiva. Il motore era diesel ed è stata prodotta dal 1937 al 1957, dalla FIAT prima e dalla OM poi, in circa 320 esemplari. Era lunga 25 mt e sviluppava la bella velocità massima per quei tempi, di 130 km/h. Consumava 138 lt di gasolio ogni 100 km. Era più comunemente nota come “Littorina” perché derivava come impostazione progettuale dai primi modelli realizzati durante il regime fascista. Dato il tipo di propulsione veniva impiegata sulle tratte prive di linea elettrica, e qui non c’è da stupirsi, perché ce ne sono tante ancora oggi. Era certamente un mezzo robusto, perché se hanno smesso di produrla nel 57’ so per certo che è rimasta in esercizio almeno fino al 1972, ovvero quindici anni dopo l’ultimo pezzo prodotto. Ci ho vissuto un anno da pendolare per andare a scuola, su un tragitto di circa 50 k