Trekking cittadino


 Si è diffusa soprattutto sui social, l’impropria abitudine di chiamare trekking una semplice escursione. Col primo si dovrebbe intendere un viaggio a piedi più o meno lungo ma in diverse tappe, compresi quindi dei pernottamenti. Con la seconda si intende invece una passeggiata, più o meno lunga, più o meno difficile ma di una sola tappa, che si possa quindi percorrere in una sola giornata.

Fatta questa distinzione è un po’ di tempo che mi frullava l’idea di tracciare delle escursioni urbane, escludendo l‘uso di mezzi pubblici se non per il rientro. Questa attività avrebbe dei vantaggi, tra i quali unire e visitare più punti di interesse di una città qualunque, avendo cura di studiare l’itinerario sfruttando al meglio lo sforzo fisico e utilizzare i mezzi pubblici per il rientro, evitando così di passare più volte dagli stessi luoghi o la complicazione di inventare per forza un percorso ad anello. Tra gli svantaggi di questo tipo di escursione il peggiore è camminare in mezzo al frastuono del traffico e ai miasmi dell’inquinamento. Va da se dunque che non è certo un’attività salutare, ma se mettiamo in conto che lo facciamo lo stesso tutti i giorni e non certo per diletto, ogni tanto si può anche provare. L’itinerario può prestarsi in ogni caso ad un numero infinito di varianti. Si può per esempio fare una serie di spostamenti tra un parco urbano e l’altro, o tra i monumenti, o tra le vie più caratteristiche. Si hanno comunque anche dei vantaggi evidenti, come avere a disposizione frequenti punti di ristoro, o poter interrompere l’escursione in qualunque momento quando si è stanchi.
Così è accaduto che mi trovassi a Londra per una duplice causa, andare a trovare una figlia e fare un po’ di vacanza che quest’anno è quasi completamente mancata. In queste occasioni nell’organizzazione familiare, cercando di sfruttare al meglio il tempo da condividere, capita pur sempre qualche buco in cui ti trovi da solo e in quel caso devi mettere in moto la fantasia. Quale migliore occasione per collaudare la mia idea? Dato che in una grande città hai la civiltà sempre a portata di mano, non devi fare nemmeno tanti preparativi, basta mettere un piede davanti all’altro e poi ripetere lo stesso gesto innumerevoli volte. Nel mio caso 36.200 volte, così ha sentenziato il contapassi del mio cellulare. Tradotto in inglese vale a dire 17,2 miglia, mentre in italiano suona come 27,6 chilometri.
Questa passeggiata mi ha portato da Feltham, un sobborgo nei pressi dell’aeroporto di Heathrow, fin quasi a Buckingham Palace. Il tragitto nudo e crudo sarebbe stato di 12,4 miglia, ma è incredibile quanto tempo e cammino si perda tra gli svincoli della metropolitana, errori di percorso e bighellonamenti fuori programma. Compreso l’immancabile, umiliante smarrimento di percorso, a causa del cellulare-navigatore ormai scarico, proprio sul finale e a due passi (si fa per dire) da casa. Che fai allora? Chiami la figlia per farti venire a prendere. La quale coglie la palla al balzo per pescare dalla playlist del diffusore dell'auto, facendolo passare per un gesto casuale “Non sarà un’ avventura” di Battisti.
Tra le curiosità devo segnalare che, nel caso di Londra non è vero che hai frequenti punti di ristoro a portata di mano, perlomeno quando sei ancora distante dal centro. I bar come li intendiamo noi non esistono, al loro posto ci sono i pub, che aprono solo verso sera e servono praticamente solo alcolici. Se consideriamo che ho percorso il raggio di un cerchio urbano che dalla periferia raggiunge il centro, si potrebbe pensare a qualcosa di monotono, soprattutto nella prima parte. Ma questa incredibile città è fatta, soprattutto nelle parti periferiche, di piccoli cottage collegati da viali alberati e con l'immancabile giardinetto sul davanti. Inoltre vi è una incredibile quantità di parchi. Non mancano nemmeno le sorprese, data l’intensa presenza del verde ci sono tantissimi scoiattoli e può capitare di vedere perfino una volpe, come a Roma o a Genova capita di vedere i cinghiali. La mia è sbucata dalla recinzione di un cimitero pieno di lapidi, antiche e semi diroccate, che avrebbe tranquillamente potuto fare da copertina all’Antologia di Spoon River. Dopo ha attraversato disinvoltamente la strada, ottenendo il consenso di numerosi pazienti automobilisti. Puoi vedere luoghi famosi come il Twickenham Stadium, tempio del rugby. Oppure puoi passeggiare per quartieri eleganti come Kensington, con la sua Cromwell Road.
Il giorno dopo avevo male alle gambe lo ammetto, 36.200 volte male.

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