Zubenelgenubi


Zubenelgenubi, o α Librae, è una stella della costellazione della Bilancia. Secondo la nomenclatura di Bayer il simbolo α dovrebbe contrassegnare la stella più luminosa di una costellazione, in questo caso è la seconda dopo Zubeneschamali o β Librae. Forse in virtù del fatto che è una stella doppia e quindi più rara. In arabo i loro nomi significano rispettivamente “chela del sud” e “chela del nord” perché una volta erano considerate facenti parte del vicino Scorpione. La Bilancia, oltre a far parte dello zodiaco ha anche un sacco di altre particolarità, ma non è questo il momento di elencarle e nemmeno io sono molto adatta a farlo perché sono molto piccola. Ora è il caso che mi presenti.

Sono una gattina trovatella, ho dei genitori adottivi o almeno spero che lo diventino. Per il momento sono in affidamento ma non vedo file alla porta di persone che mi vorrebbero con se. Anche se sono piccola e quindi ho una storia molto breve, ho già visto qualcosa del mondo, di bello e di brutto.

Di brutto c’è che sono stata abbandonata in una specie di aiuola, da qualcuno che se non altro ha avuto la buona idea di aspettare che fossi svezzata e si è curato di farlo (si ha il sospetto) nelle vicinanze di una casa dove abita gente che si sa essere amante gli animali. Ho vissuto i miei primi giorni di “libertà” acquattata in un cespuglio e tra questi primi giorni ce ne sono stati di piovosi. A ridosso del cespuglio c’era un muretto basso, anche per me che sono piccolina e al di sopra di questo una rete di recinzione con le maglie talmente larghe che potevo passarci comodamente. Non potevo fidarmi a lasciare il cespuglio che era pur sempre il posto più sicuro che avevo, ma morivo di fame e di freddo, quindi mi sono messa a miagolare disperatamente per richiamare l’attenzione. Era l’unica possibilità di salvezza che la natura mi aveva dato.

Poteva succedere di tutto e infatti qualcosa è successo, il primo ad accorgersi dei miei lamenti è stato un cane! Un cane da caccia per giunta, che vive al di la del muro. Poi ho visto una gatta anziana che non mi ha degnato di uno sguardo e poi ancora una coppia di umani anche loro un po’ anziani. Il gruppo nell’insieme mi è sembrato pacifico. Compreso il cane, nonostante si desse arie da astuto segugio. Ho pensato che visto che viveva già con un gatto doveva esserci abituato. Così nonostante fosse un nemico naturale l’ho individuato come l’anello più debole della catena difensiva che dovevo violare.

Naturalmente da subito ha fatto di tutto per fare la spia al suo padrone. In teoria il cacciatore, in pratica un ciccione coi capelli bianchi. Ma non voglio parlarne male, perché la prima cosa che ha fatto nonostante non mi facessi avvicinare è stata di portarmi da mangiare. Beh qualche speranza a questo punto c’era, avevo ancora freddo ed ero sotto la pioggia ma almeno la fame per il momento era passata.

Il giorno dopo mi sono timidamente affacciata al di la del muro. In giro c’era solo il cane ma il rischio dovevo correrlo. Questo si avvicina e mi annusa dappertutto, trema e sbava ma non ringhia, è un buon segno. Così è stato per un paio di giorni. L’umano portandomi ancora da mangiare ha cercato di acchiapparmi. Mi sono spaventata, l’ho graffiato e morsicato ma non mi è sembrato che si disperasse dal dolore. Poi è arrivato un fine settimana con due belle giornate di sole. In casa c’era vita, ho preso coraggio, ho saltato il muro e me ne sono andata trotterellando dietro al cane come fossi stata un cucciolo suo.

Un pomeriggio l’umano con la pancia, se ne stava sdraiato al sole. Piano piano mi sono avvicinata e ho giocato il tutto per tutto: gli ho leccato e mordicchiato un piede. Questo dopo un sussulto si è chinato e anziché uccidermi mi ha fatto una carezza. “Ormai è fatta” ho pensato.

E’ venuta la volta dell’umana. Voce dolce e fare tranquillo ma non per questo meno pericolosa, infatti mi ha infilato in un lavandino e mi ha fatto il bagno. Poi però mi ha strofinato a lungo e mi ha avvolto in una comoda copertina. Ha ordinato l’acquisto di uno schifoso vermifugo e nell’aria sento già odore di veterinario. Però mi ha anche comprato i croccantini junior che mi piacciono tanto. A proposito, quando ho la pancia piena non riesco più a passare tra le maglie della rete.

Zubenelgenubi è il nome che mi hanno dato, che probabilmente verrà subito accorciato i Zuben. Un po’ strano e complicato per un gatto non trovate? Secondo me sono scemi ma l’importante è che mi tengano. Forse ce l’ho fatta.


10 giugno 2020


 

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