Piccola grande Greta


Impazza la polemica su questa giovanissima Giovanna D’arco, è così che io la vedo. Sostenitori e detrattori come per ogni argomento d’attualità si stanno dando battaglia senza esclusione di colpi. Purtroppo però i detrattori, quando sono a corto d’argomenti e lo sono spesso, scadono nel turpiloquio e nell’insulto, che rivolto ad una sedicenne è da pusillanimi a dir poco.

Ma non importa. Io spero che abbia ancora a lungo la forza di ignorarli quegli insulti perché le fanno onore. Non importa se è tutta un’operazione mediatica mirata, pare, a far soldi. Non importa se alle spalle ha una madre ricca e famosa che vuole farne ancora di più. Vorrei anche vedere, è una minorenne e da sola non avrebbe potuto nemmeno muoversi da casa. Non importa se è sempre imbronciata a rischio di diventare antipatica. Non importa se viene sfruttata da torbidi personaggi, giornalisti compresi, per sollevare polveroni. Non importa se qualcuno scavando nel peggio di se stesso ha strombazzato persino la sua malattia. Scelta apposta, dice, per fare più tenerezza.

Importa che Greta esista ed insista, che entri nella testa della gente come un tarlo che rode il legno. Importa che di inquinamento se ne parli ora, tra un ora e poi ancora. Perché solo così dai e dai si convinceranno tutti. E’ lo stesso principio che sta alla base della pubblicità, più la senti e più probabilità ci sono che qualcosa ti rimanga dentro.

Ricordate quando si fumava negli uffici, nei cinema, sui treni e persino nelle aule scolastiche e sugli aerei? Non c’era film dove il togo di turno non si accendesse una sigaretta ogni poco. Quella sigaretta naturalmente mica una qualunque, perché la pubblicità qualcuno deve pagarla. Piano piano il meccanismo si è invertito, tra poco non si potrà più fumare nemmeno in mezzo al deserto. Come è potuto accadere? Pubblicità di segno opposto, sui danni che il fumo comporta a chi lo pratica, ma soprattutto a chi lo subisce.

Perciò vai Greta corri contro vento di bolina stretta, che mezzo mondo è già con te. Ancora uno sforzo e il vento girerà, conquisterai l’altro mezzo e nessuno potrà più insultarti.

I love you.

26 settembre 2019


 

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