E' nata una stella

 



E chi può dirlo tra tante che ce ne sono, ce ne sono state e ce ne saranno. Certe esperienze nascono per gioco credo, o forse per mettersi in gioco, così è anche per una scuola di teatro. Ma una persona quando la conosci bene, sai quanto impegno può averci messo. Non puoi fare a meno di ricordartela bambina quando ripassava la storia romana davanti allo specchio vestita con un lenzuolo a mo' di toga. Conosci le sue doti nascoste, ad esempio una memoria gigantesca che archivia per sempre le parole di una canzone o i versi di una poesia dopo averli appena sentiti.

Evidentemente certe scintille restano latenti, per poi tornare a diventare fiamme anche dopo tanto tempo, al levarsi di un refolo di vento. Non mi intendo di teatro, ma se assisto ad una rappresentazione fatta di tanti racconti legati da un filo conduttore, e a quella persona viene affidato uno dei due monologhi della serata, vuol dire che deve esserci non solo della predisposizione ma anche della bravura. Se poi quel monologo comprende brani cantati, senza base musicale e in diverse lingue, beh allora ho la certezza.

Esagero? Non lo so, certo è che come critico teatrale sono sfacciatamente di parte visto che sto parlando di mia figlia.

Brava Alice.

11 luglio 2016

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