Fenicotteri

 




Quest’inverno mi è capitato di battibeccare via internet con uno che, essendo già in pensione, prendeva in giro gli amici. Scriveva dal Marocco e diceva “Oggi ho visto i fenicotteri e voi invece siete immersi nella nebbia”. Ho risposto con una semplice verità “Guarda che io i fenicotteri li vedo tutti i giorni quando vado a Cagliari in studio, senza bisogno di andare fino in Marocco”. Uccelli meravigliosi e timidi una volta erano più rari in Sardegna, per giunta erano migratori e li vedevi solo nella stagione calda. Ora ci sono tutto l’anno e non so se sia un buon segno.

Tra venerdì e domenica siamo stati a Chia, dove per raggiungere la spiaggia devi fare un buon tratto a piedi, circa 500 mt quindi niente di impegnativo. Nel farlo però devi costeggiare lo stagno e i fenicotteri hai tutto il tempo di vederli con calma, molto meglio che durante un fugace passaggio in macchina. Poi se sei costretto come me a portare in giro il cane alle sei di mattina, quando ancora il silenzio è totale, li puoi quasi toccare, si mantengono a distanza di sicurezza ma son sempre più vicini. Con l’aumentare del caldo lo stagno si prosciuga e il chiasso umano aumenta, quindi si spostano nelle aree umide più grandi dei dintorni di Cagliari, dove grazie alla vastità riescono ancora a trovare angoli tranquilli, nonostante siano praticamente quasi in città.

Della spiaggia di Chia non dico niente perché è una delle più belle del mondo, ma vista di questa stagione ha una marcia in più dal punto di vista naturalistico, meno caldo, più tranquillità. Guardandomi intorno ho fatto una rapida statistica, nell’area camper ci saranno stati si e no trenta mezzi (in agosto sono almeno quattro volte tanto) tra tedeschi, svizzeri e francesi. Gli italiani erano non più del 10%. Con l’avvicinarsi dell’alta stagione la proporzione si inverte e i camper stranieri quasi si azzerano. Emigrano altrove, come i fenicotteri, per poi tornare a settembre ottobre con tutta calma.

9 giugno 2014






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