Per fare un bel viaggio ci vuole...

 


Per fare un bel viaggio ci vuole una sorpresa. Spesso quando è programmato e meditato troppo a lungo rischi una delusione, invece quando ti dicono tra il serio e il faceto che devi partire per Parigi e non te lo aspetti, ha tutto un altro effetto.
Per fare un bel viaggio ci vuole una guida trilingue (figlia) che ti cava d’impiccio in ogni situazione. Devi solo faticare un po’ per stargli dietro, perché corre troppo e lo fa senza l’antenna col nastro rosso come quella delle comitive giapponesi. La nostra guida sbaglia solo la traduzione dei menu al ristorante e questo può essere un problema. In compenso sa dire il fatto suo a muso duro ad un gestore molto scortese, che ha offeso tutta la compagnia.
Per fare un bel viaggio ci vuole qualcuno col senso degli affari (genero) che mentre stai per comprare avventatamente qualcosa ti ferma e strappa un ulteriore congruo sconto al venditore marocchino, poi dopo averlo ottenuto riesce pure a scroccargli una sigaretta. Però non si può lasciarlo solo perché importuna i turisti di qualunque nazionalità ed è convinto che la fermata successiva del metro sia sempre Morgongiori.
Per fare un bel viaggio ci vuole un contestatore (figlio) che mette in crisi qualunque cameriere perché non gli va mai bene niente. Pur essendo un affermato professionista non resiste alla tentazione di baloccarsi con le barchette a vela dei Jardin du Luxembourg. E’ un viaggiatore provetto, peccato che non riesca mai a tornare a casa perché immancabilmente alla fine del viaggio si accorge di aver perso le chiavi della macchina.
Per fare un bel viaggio ci vuole una giovane mamma paziente (nuora) che tiene insieme la sua famiglia, badando che nessuno si perda o si faccia male. La mamma paziente non si arrabbia mai, nemmeno quando scopre che l’unico posto dove voleva andare fin dal primo giorno e che le è stato rimandato fino all'ultimo, di domenica è chiuso. La mamma paziente viaggia con due pesanti valige: il marito e la figlia.
Per fare un bel viaggio ci vuole una teen-ager (nipote) che alla bisogna con assoluta padronanza delle lingue sa ordinare “Two crepes with nutella, please”. Riesce anche a convincerti a ballare con lei una complicata danza stile Violetta, in un ristorante pieno di gente. Guarda qualunque vetrina, con una predilezione per quelle delle pasticcerie.
Per fare un bel viaggio ci vuole una festeggiata (moglie), anzi due (nuora). I compleanni allietano il vagabondaggio e danno una buona scusa per ordinare un’altra bottiglia di vino. La festeggiata più matura è ormai una globetrotter veterana, nonostante ciò ha ancora qualche problema con la metro perché tende a rimanere incastrata nei cancelli d’ingresso. Essendo mamma di buona parte della compagnia e suocera in eguale misura, ha l’indiscutibile carisma della grande consolatrice/coccolatrice.
Per fare un bel viaggio ci vuole uno svitato (io) che scriva queste scemenze, e che con la scusa di essere il marito della consolatrice/coccolatrice, ha goduto degli stessi privilegi ma a sbafo.
Per fare un bel viaggio ci vuole una bella famiglia, grazie ragazzi è stato un tour business class e siete stati fantastici.













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