Villaggio Asproni 2

 



Come promesso al termine del precedente resoconto, alla prima occasione ho raggiunto il villaggio Asproni passando da Gonnesa, per avere una ulteriore conferma del fatto che non ci si deve mai fidare delle indicazioni della gente del posto. Infatti l’avvicinamento da questo versante è molto più semplice, e oltretutto più breve di circa 1,5 Km.

Questa volta oltre al cane mi ha accompagnato la moglie e siamo saliti a piedi, la notazione serve ad evidenziare che è una escursione facile e adatta a qualunque gamba.


Raggiunta Gonnesa provenendo da Iglesias la si attraversa, fino al punto di estrema periferia ovest situato in N 39°15'58.37" E 8°28'29.51". Da qui la strada prosegue asfaltata, la si può percorrere con il camper anche se è stretta. Però noi, non sapendo cosa ci aspettava e se avremmo trovato un posto adatto per la manovra di inversione, abbiamo parcheggiato al punto B, in N 39°16'10.09" E 8°28'56.66", in prossimità di un bivio. Dal punto A al punto B ci sono circa 830 mt.
La strada prosegue asfaltata per altri 280 mt, dopo di che diventa bianca ma ancora praticabile col camper. Dopo altri 400 mt si arriva alla miniera di Seddas Moddizis. Qui lo spazio per manovrare è più che abbondante. Qualora si facesse la gita con più di un camper conviene arrivare fino a qui, perché al bivio dove lo abbiamo lasciato noi c’è spazio per un solo mezzo (o eventualmente per due macchine). In pratica la miniera dista dal paese 1,5 km e si trova in N 39°16'12.66" E 8°29'27.39". Lo spettacolo è imponente, vasti capannoni industriali abbandonati aspettano lentamente la distruzione del tempo. L’area è recintata e l’accesso vietato, ma ovviamente qualcuno ha creato un varco nella rete. Chi avesse l’audacia di addentrarsi dovrà farlo a suo rischio e pericolo, badando a crolli, voragini nascoste e ferri arrugginiti sparsi ovunque.
Lasciata la miniera si prosegue verso ovest. La strada si fa più stretta e sparisce in mezzo al bosco, impossibile proseguire col camper e sconsigliato farlo in macchina. Solo con un fuoristrada si sarebbe sicuri di non aver problemi. Prima di arrivare al villaggio si incontreranno numerose deviazioni ma nessuna indicazione, per cui anche in questo caso è utile avere un navigatore satellitare da trekking. Che permette di: tracciare una rotta di massima con Google Earth lungo il più probabile percorso. Salvarla sul proprio PC. Tradurre il formato del file in quello compatibile col proprio navigatore, online si trovano appositi siti che lo fanno. Caricare sul proprio GPS la rotta elaborata. Poi sul posto non si fa altro che controllare ogni tanto che la traccia non si discosti troppo dalla rotta precaricata.
Addentrandosi nella vegetazione la strada comincia a salire, ma con stretti tornanti. Il cammino quindi è sempre dolce e in ogni caso il dislivello totale è di soli 240 mt. A tratti si apre il panorama sulla vallata, oggi il cielo purtroppo è coperto, ma col bel tempo si vede certamente fino al mare. Dalla miniera restano ancora 2,2 km per arrivare a destinazione, quindi alla fine la distanza totale da coprire a piedi (partendo dal punto B) è di 3.7 km. Noi, fermandoci spesso a osservare fiori e minerali, li abbiamo percorsi in poco più di un ora.
Del villaggio ho già raccontato nella puntata precedente, questa volta abbiamo visitato un po’ meglio la villa padronale, osservando i numerosi particolari architettonici.
Al ritorno siamo scesi per un'altra via, quella segnata in azzurro nella veduta. Anche questa era prevista e precaricata sul navigatore. L’alternativa è risultata essere la migliore tra le strade percorribili per raggiungere il villaggio Asproni. Pur trattandosi di una sterrata ha larghezza e condizioni tali da potersi percorrere con una normale vettura. Poterlo fare col camper dipende dalla perizia di chi guida e dalla pazienza di chi lo accompagna, ma a mio avviso non è impossibile, soprattutto se il mezzo è compatto. Dal punto D al punto B per questa via ci sono 3,0 km.










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