Un giorno al manicomio


Questa mattina ho dovuto occuparmi di una certa pratica tecnica, di quelle che capitano raramente e perciò nel corso degli anni cambia non solo la prassi da seguire, ma anche l'ubicazione degli uffici competenti. Così pensando che si trattasse di un certo edificio ci sono andato più o meno a colpo sicuro e venuto via con le pive nel sacco.

Raccolte le solite informazioni dai passanti (sempre più attendibili di qualunque GPS) mi sono infilato nell'ex ospedale psichiatrico di Cagliari, meglio noto come Villa Clara, dove oggi risiedono la maggior parte degli uffici della Az. USL n.8. Si tratta di un complesso enorme, grande almeno come un villaggio, composto da innumerevoli fabbricati dalla piacevole architettura immersi in un parco verde che non ti aspetteresti di trovare in centro città. Il primo personaggio che incontro naturalmente è il guardiano presso il cancello, al quale spiego cosa devo fare. Il tizio casca dal pero e dichiara senza vergogna di non sapermi aiutare. "Guardi, forse è al padiglione B oppure al C".

Gambe in spalla mi addentro quindi nella Cittadella della salute pubblica cominciando dal padiglione A, per visitare il B, C, D, ... n che tende all'infinito. Ad ogni padiglione sgarbatissime usceresse (termine bruttissimo, ma mi adeguo alle nuove tendenze circa la parità dei diritti) mi liquidano dicendo che loro sanno solo cosa succede nel loro padiglione. Auricolare immagino, infatti le trovo quasi tutte intente a chiacchierare al telefono con qualche amica.

Finalmente trovo l'ufficio giusto e finalmente un'impiegata gentile, ecco che le mie pene sono finite. Ne approfitto e poiché so già che ci dovrò tornare mi informo, venendo a sapere che nella grande sanitary bidda (paese, in sardo) si può entrare anche in macchina. Comunque decido che ci tornerò con calma solo per una passeggiata, perché quel posto dopotutto ha un suo fascino a prescindere dalla sua atmosfera burocratica. E poi penso che avrà pure cambiato funzione, ma la qualifica di manicomio gli si attaglia ancora perfettamente.

Venendo via cambio tragitto, così per curiosità. Finisco per passare davanti al Pacinotti un noto liceo scientifico. Deve essere il momento della ricreazione perché sento un gran vociare fuori e dentro. Dalle finestre aperte nonostante la giornata fredda, uno studente mi grida: "Ah nonno!". Seguito da ciò che una volta a Cagliari si diceva a quelli con qualche rotella fuori posto "Sei scappato da Villa Clara?". Beh se mi ricordo una cosa del genere quel giovane sarà stato pure irriverente, ma aveva ragione.

21 dicembre 2017


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