La fontana

 


Di questi tempi si ha paura di tutto, forse grazie al costante e martellante bombardamento mediatico. Paura di morire, di essere rapiti, torturati, raggirati, derubati, violentati, declassati o deportati. Personalmente niente di tutto questo in particolare. A cominciare dalla prima vivo conscio del fatto che se dovessi andarmene domani avrei pur sempre conosciuto un buon numero di anni e d'altra parte non potrei farci nulla. Quanto al resto credo di avere sufficiente esperienza da poter valutare un pericolo nella gran parte delle situazioni.

Ma una paranoia ce l'ho ed è quella di essere frainteso. Da anni ho paura di rivolgere la parola ad un bambino che non conosco, figuriamoci fargli una carezza. Di scambiare qualche battuta con gli adolescenti, o in certe situazioni anche con signore mature. Timore di essere scambiato insomma per il maniaco seriale di turno. Così in queste situazioni ci vado sempre coi piedi di piombo, valutando l'opportunità di un approccio per quanto innocente possa essere. Forse una volta non era così, le persone per bene le riconoscevi a colpo d'occhio e i ruoli erano ben definiti senza dubbi o incertezze.

Da poco durante una passeggiata  a Pescasseroli (AQ) ho visto una fontana molto particolare, di San Rocco ho saputo poi, e mi sono ripromesso di fotografarla al rientro. Ho completato il mio giro e al ritorno sedute sul bordo della vasca c'erano due ragazze, molto giovani, sedici o diciassette anni forse. Mi sono fermato a soppesare la prospettiva e l'incidenza della luce che al primo passaggio non mi erano sembrate buone. Le due giovani hanno intuito cosa volessi fare e hanno accennato ad alzarsi.

"No ragazze state pure. Volevo riprendere la fontana, ma vedo che con voi sedute sopra è ancora più bella. Posso farlo lo stesso? Se mi dite di no me ne vado zitto zitto e ripasso più tardi."

"Prego, faccia pure."

Mi sono immediatamente pentito, mi son chiesto cosa mai stessero pensando quelle due creature e da quale parte mi fosse uscita tanta sfrontatezza. Ma ormai c'ero, ho scattato, le ho ringraziate, loro mi hanno sorriso e me ne sono andato.

Quando ho scaricato la foto mi sono accorto che forse per un ripensamento dell'ultimo momento o per semplice malizia giovanile, le due avevano contemporaneamente girato la testa all'ultimo momento nascondendo i volti. Questo ha reso la foto, che dal punto di vista tecnico è una porcheria, ancora più spontanea e interessante. Ma soprattutto pubblicabile senza ulteriori preoccupazioni.

14 settembre 2017



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