Il castello di San Giorgio


E’ un'occasione qualunque per una visita ad Iglesias, una cena con amici di vecchissima data. Con questa scusa è normale andare a frugare un po’ su internet, per cercare una meta per il giorno dopo e allungare la visita, tanto più che il meteo prevede bel tempo.
Trovo tra le foto dei siti minerari il bellissimo profilo della miniera di San Giorgio, ne avevo già sentito parlare e questa è l’occasione giusta.

Faccio un volo con Google Earth rilevo le coordinate di partenza e di arrivo, traccio un percorso, modifico il formato del file per poterlo caricare sul GPS da trekking e la rotta da seguire è pronta.

Più precisamente si tratta del Pozzo Santa Barbara, sito sull’altipiano di San Giorgio tra Monteponi e Gonnesa, reperibile sulla carta topografica come Sa macchina Beccia (la macchina vecchia) o altrimenti noto addirittura come castello di San Giorgio. Nel contesto di un'area ricchissima di siti i archeologia industriale pressoché tutti abbandonati.

E’ una bellissima installazione mineraria edificata nel 1870, che conteneva un potente macchinario a vapore, uno dei primi argani al servizio di un pozzo d’estrazione di galena piombifera. Costruita quando anche nell’edilizia industriale si prestava cura all’estetica. Si trova in mezzo al nulla e sta cadendo in pezzi, al centro di una zona che avrebbe tanto bisogno di valorizzare le sue ormai scarsissime risorse.

Un solo inconveniente, le previsioni del tempo erano una bufala e abbiamo camminato sotto la pioggia dall’inizio alla fine. Però siccome abbiamo la pelle dura e il piede fuggente, è stata lo stesso una giornata bellissima.
Ecco alcune foto:


























 

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