Facciamo i compiti

 


Ieri ho aiutato la mia nipotina a fare i compiti, cosa non facile ho scoperto, anche se lei ha solo 11 anni. Perché i programmi non sono più quelli di una volta, doveva studiare tecnologia quando i maschietti ai miei tempi facevano applicazioni tecniche imparando l’uso del seghetto da traforo e del martello, e le femminucce con l’economia domestica si dedicavano al cucito e alle ricette di cucina.

Il libro di tecnologia inizia con una bella premessa: le risorse della terra non sono infinite, quindi occhio che se non ci diamo una regolata il nostro futuro è alquanto in forse. Le parole non erano proprio queste ma il succo del discorso si, quindi i libri dei bambini di prima media hanno finalità terroristiche .

Nelle prime tre pagine erano condensate un bel po’ di nozioni. Tipo cosa sono i materiali, le sostanze, gli atomi, le molecole, massa volume e densità della materia, ecc. Al che mi sono chiesto con apprensione cos’altro ci sarà mai stato nelle rimanenti centocinquanta. Probabilmente la trattazione della teoria della relatività o la fisica quantistica, ma ho avuto paura di andare a verificarlo e spero proprio di non doverla aiutare di nuovo alla fine dell’anno.

L’aiuto consisteva su sua espressa richiesta, nel farle delle domande di verifica, per capire se aveva assimilato bene ogni nozione. A proposito di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, concetti espressi sempre nelle prime tre pagine, le ho spiegato che le risorse naturali subiscono una serie di trasformazioni, per diventare prima materiali semilavorati e poi prodotti finiti e che in un unico oggetto possono esserci numerosi componenti diversi.

“Ad esempio” le ho chiesto “secondo te cosa c’è in un panino?”

Con grande prontezza mi ha risposto: “Il salame.”

E’ una ragazzina molto sveglia, quindi ho l’impressione che avesse capito benissimo e che mi stesse pigliando per i fondelli.

15 ottobre 2014


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